FAQS

La Sifilide

 

Che cos’è?

E’ una malattia infettiva a tipica trasmissione sessuale, chiamata anche lue.

Da cosa è causata?

Da un batterio, il Treponema pallidum (T.p.). Deve il suo nome all’aspetto, osservabile al microscopio, di filamento avvolto ad elica (treponema) e alla scarsa capacità di fissare i coloranti nella pratica microbiologica (pallidum).

E’ vero che sarebbe stata portata in Europa dai marinai di Colombo?

SI, secondo la teoria colombiana al ritorno dal primo viaggio di Cristoforo Colombo nel 1493. Fu però nel 1494, a seguito della spedizione militare in Italia di Carlo VIII di Francia contro Ferdinando II Re di Napoli, che la lue si diffuse. Infatti l’esercito francese (36.000 uomini mercenari di varia nazionalità – fra i quali pare vi fossero alcuni marinai di Colombo – con un seguito di 800 prostitute) nell’anno di permanenza in Italia propagò la malattia nella nostra penisola. Il ritorno dei mercenari nelle rispettive nazioni fece sì che essa si diffondesse all’Europa e poco dopo all’Africa del Nord ed al Medio Oriente. Con il viaggio di Vasco da Gama in India (1497) anche l’Estremo Oriente conobbe tale malattia.  A seguito di tali spostamenti vari sono i nomi dati alla sifilide, ognuno rispecchiante con tono accusatorio le possibili fonti della stessa : così fu “mal francese” per gli Italiani, “mal napoletano” per i Francesi, “mal dei Tedeschi” per i Polacchi, “mal dei Cristiani” per i Turchi, ecc..

Altri Autori contrapposero alla teoria colombiana una ipotesi precolombiana secondo cui sarebbe l’Africa Centrale la terra di origine della sifilide dapprima come focolaio endemico e quindi, a seguito di mutate condizioni socio-economico-ambientali, flagello epidemico.

Come ci si infetta?

Direttamente da persona a persona attraverso i rapporti sessuali (sifilide venerea)(90% dei casi). Però anche attraverso il bacio, umido, si può essere contagiati: naturalmente se sulle labbra o all’interno della bocca della persona che si bacia sono presenti lesioni primarie o secondarie.

La trasmissione indiretta attraverso oggetti contaminati dal batterio è pressochè da escludere in quanto difficilmente il T.p. vive nell’ambiente esterno.

Incubazione

Da 8 a 90 giorni con una media di tre settimane.

Come si presenta?

La lesione tipica è il sifiloma che si localizza nella zona di ingresso del T.p.

Che aspetto ha il sifiloma?

Appare come una piccola semisfera di pochi mm di diametro, dura al tatto, con al centro una zona “spellata” dalla quale può fuoriuscire del liquido limpido.

Dove si localizza?

Tutta la zona ano-genitale, soggetta alle pratiche sessuali. Sono possibili altre localizzazioni quali le labbra, la lingua, i capezzoli, ecc..

Esistono esami del sangue che permettono di confermare la diagnosi di sifilide?

SI. Già nelle fasi iniziali di malattia.

Come procede l’infezione?

A distanza di pochi giorni dalla comparsa del sifiloma, si ingrossano i linfonodi inguinali se l’infezione è al pene o altri  nel caso di diverse localizzazioni.

Il sifiloma guarisce spontaneamente in 20-40 giorni.

Sparito il sifiloma una persona può ritenersi guarita?

NO. Infatti la scomparsa spontanea del sifiloma non significa guarigione ma soltanto il superamento della prima fase della malattia che invece continua nella sua azione. Infatti in assenza di cura la sifilide si manifesterà con altri aspetti, non solamente cutanei, creando seri problemi per la salute.

Esistono cure efficaci?

SI. La penicillina, prima di ogni altro antibiotico.

Anche il partner sessuale deve essere controllato?

Certamente. Se si è affetti da lue primaria, occorrerà controllare tutti i partners degli ultimi tre mesi (ricordiamo che il periodo di incubazione è di 90 giorni). Le probabilità di contagio variano tra il 40 ed il 60%.

Se si è affetti da sifilide secondaria o latente precoce il periodo deve essere esteso a 2 anni.

 

 

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